

In Fork Lane Kim Gang-il (Uhm Tae-woong) dissotterra dei resti umani durante uno scavo. La polizia ipotizza che i corpi risalgano alla Guerra di Corea, ma Gang-il sa bene a chi appartengano quei resti. 20 anni prima Gang-il aveva soppresso da soldato la rivolta del Movimento per la Democratizzazione del 18 Maggio a Gwangju. Vivendo nel tormento per aver ucciso persone innocenti per ordine dei suoi superiori, Gang-il viaggia col suo escavatore alla ricerca dei suoi commilitoni e superiori.
Riguardo i primi, constata quanto i fatti di Gwangju abbiano segnato anche loro mentalmente e fisicamente. Mentre ai secondi pone una semplice domanda: Perché ci avete mandato lì? Tuttavia anche i superiori hanno obbedito a degli ordini e vivono attanagliati dal senso di colpa. L’unico che può rispondere alla sua domanda è l’allora presidente Chun Doo-hwan, che è comunque inavvicinabile. A Gang-il non resta che offrire degna sepoltura alle vittime della rivolta. Mentre il comandante di brigata Jung-taek, che incontra casualmente al cimitero, continuerà a portare dentro di sé una vergogna impossibile da confessare.

Titolo Originale
포크레인 (po-keu-le-in)
Genere
Drammatico
Regia
Lee Ju-hyoung
Sceneggiatura
Kim Ki-duk
Interpreti
Uhm Tae-woong, Kim Kyung-ik, Shim Jung-wan, Jung Se-hyung, Jo Duk-je, Jo Young-jin, Park Se-joon, Kim Jung-pal, Jo Won-hee, Shin Yoo-ram, Son Byung-ho, Son Jin-hwan, Sin Hee-moon
Corea del Sud, 2017, 92′

Fork Lane è la seconda e ultima sceneggiatura scritta da Kim Ki-duk per Lee Ju-hyoung dopo Red Family del 2012, e ha come soggetto le ripercussioni del massacro di Gwangju sui diretti responsabili.
I carnefici diventano vittime delle loro stesse azioni e il senso di colpa li travolge tutti, chi più chi meno. Ovviamente più si sale nella catena di comando e più si adducono ragioni di Stato a una carneficina considerata come un male minore, necessaria per il progresso raggiunto. Al contrario, più ci si avvicina alle ultime ruote del carro e più si incontrano individui devastati nel corpo e nell’anima, destinati a portare il loro fardello fino alla tomba.
Tra loro c’è chi ha problemi di gestione della rabbia, chi è del tutto impazzito, chi tratta le donne come oggetti, e chi poi è autoritario con la propria famiglia. I superiori invece nascondono nella loro nuova dimensione (chi di scrittore, chi di monaco buddista) i loro problemi di coscienza con cui è impossibile non confrontarsi.
Così come l’escavatore dissotterra i cadaveri del passato, così il suo conducente fa riaffiorare nei suoi interlocutori gli scheletri nei loro armadi. Finché l’escavatore raggiunge la residenza del massimo responsabile, e soccombe sotto la benna del potere, che risponde alla sua domanda con la soppressione che lo contraddistingue.
Alla fine Gang-il rimette in sesto il suo mezzo per rimediare al torto arrecato, e incontra l’unico commilitone che non era riuscito a trovare. Come gli altri però, egli preferisce essere scambiato per qualcun altro, piuttosto che essere riconosciuto per il suo indicibile passato.
Pubblicato il 22/07/2021 da KoreanWorld.it
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