


In Narcosantos, Kang In-goo (Ha Jung-woo) si reca col suo amico Eung-soo (Hyun Bong-sik) in Suriname per comprare razze a basso costo e rivenderle in Corea, dove hanno mercato. Nonostante si assicurino la protezione del corrotto esercito locale, i due subiscono i ricatti del trafficante di metanfetamine Cinese Chen-zhen (Chang Chen), che richiede loro un pizzo esorbitante. A soccorrerli è l’influente pastore Jeon Yo-hwan (Hwang Jung-min), che riesce a dissuadere Chen-zhen dall’estorcere i loro guadagni.
Successivamente però la guardia costiera trova della cocaina nelle razze di In-goo, e quest’ultimo finisce in carcere. In seguito, l’agente dei Servizi Segreti Choi Chang-ho (Park Hae-soo) informa In-goo di essere stato usato da Jeon come inconsapevole distributore della sua cocaina per la Corea del Sud. Sotto la tonaca infatti, Jeon è in realtà un pericoloso signore della droga. Al fine di catturare il pastore, Choi propone allora a In-goo di fingersi trafficante di droga per entrare nelle grazie di Jeon e incastrarlo. In cambio Choi si impegna a far cadere tutte le accuse contro di lui e a restituirgli i soldi persi nell’investimento sull’attività di pesca delle razze.

Titolo Originale
수리남 (su-ri-nam)
Genere
Serie TV, Crimine, Thriller
Regia
Yoon Jong-bin
Sceneggiatura
Kwon Seong-hwi, Yoon Jong-bin
Interpreti
Ha Jung-woo, Hwang Jung-min, Park Hae-soo, Jo Woo-jin, Yoo Yeon-seok, Choo Ja-hyun, Hyun Bong-sik, Song Young-kyu, Kim Min-gwi, Chang Chen, Jordan Preston, Chidi Ajupo
Corea del Sud, 2022, 6 Episodi

Con Narcosantos, anche Yoon Jong-bin entra nel novero degli autori che dirigono la loro prima serie, su cui pesano però evidenti pecche nella sceneggiatura.
Innanzitutto c’è da dire che per quanto l’esiguità del tempo a disposizione consenta solo di accennare il background dei personaggi, non si comprende il motivo per il quale Hye-jin (Choo Ja-hyun) voglia accettare la proposta di matrimonio alquanto estemporanea di In-goo.
Tuttavia la narrazione degli antefatti, che prende buona parte dei primi episodi, ha il merito di fornire una descrizione completa dei due personaggi principali. Da una parte abbiamo In-goo, condannato a una vita di sacrifici inutili, come quelli compiuti dai suoi genitori. La sua vita cambia quando cerca di svoltare affinché almeno i propri figli possano vivere non solo per sopravvivere. Dall’altra abbiamo il finto pastore Jeon Yo-hwan, che di autentico possiede solo una firma su una palla da baseball. Il suo intento è quello di costruire un impero sulla dipendenza tossico-religiosa, che gli garantisce, oltre ai facili guadagni, la fiducia di cui ha bisogno.
In Narcosantos, anche i comprimari svolgono ruoli interessanti. Se Jo Woo-jin e Yoo Yeon-seok interpretano sgherri ambigui e diffidenti, a Chang Chen è assegnato il personaggio più inquietante nella sua ceca violenza. Ed è soprattutto in rapporto a Chen-zhen che non si comprende la sfacciataggine insistita di In-goo, che continua imperterrito a relazionarsi con lui, nonostante sappia di cosa sia capace.
Ma a dire il vero, è proprio tutto il personaggio interpretato da Ha Jung-woo a non quadrare.
Sebbene sia un asso del judo, le sue straordinarietà da essere ordinario mettono a dura a prova la sospensione dell’incredulità dello spettatore. Incredibilmente temerario e imperturbabile, non solo cerca di difendersi, ma addirittura insegue il pericolo, perfino quando (nel finale) non ce ne sia neanche bisogno. Inoltre, vada per la nuova consapevolezza che è più importante stare con la propria famiglia che fare soldi, ma rifiutare ciò per cui ha rischiato la vita è alquanto improbabile. Alla scaltrezza di In-goo fa poi da contraltare l’ingenuità del pastore, che deve fallire tutto il fallibile, come da copione, senza il quale non esiterebbe a sparare contro il suo opponente.
A tutto ciò si aggiungono dettagli che evidenziano ulteriori lacune nella scrittura. Dopo aver ad esempio introdotto il personaggio della bambina drogata che chiede aiuto, questa sparisce, in quanto serve solo a risvegliare la coscienza eroica di In-goo. Ma di tutta la sottotrama della setta del pastore non se ne sa più niente.
Peccato perché Narcosantos ha comunque il pregio di sviluppare una trama intricata, con colpi di scena non sempre prevedibili. Ma di sicuro avrebbe giovato di una scrittura meno superficiale e di caratterizzazioni più credibili dei personaggi.
Pubblicato il 28/09/2022 da KoreanWorld.it
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