


In CICADA, Deok-bae (Lee Yang-hee) è un esperto artista di Dasiraegi, un rituale teatrale tradizionale che accompagna le anime dei defunti nell’aldilà e accoglie le anime dei nascituri. Dopo il ricovero in ospedale della sua regista Wang Mae-ja (Heo Jin), Deok-bae cerca di trovare i soldi per pagarle l’operazione chirurgica. In tal modo cerca di ingraziarsela per essere poi designato dalla donna come suo erede, ed essere considerato patrimonio nazionale vivente.
A sconvolgere i suoi piani interviene però sua figlia Soo-nam (Joo Bo-bi), che torna dal padre dopo 20 anni, presentandole la nipote Kkot Ha-na (Seo Yeon-woo-I). Al fine di comprare un pianoforte alla talentuosa figlia, Soo-nam è costretta a lavorare come cantante nei locali. Visto che il padre non l’aiuta nel comprare il pianoforte a Kkot Ha-na, gli chiede almeno di prendersi cura della nipote. Dapprima burbero e scontroso, Deok-bae si rivela essere un nonno amorevole. Ma appena Kkot Ha-na decide di aiutare il nonno, recitando il Dasiraegi, Soo-nam si oppone, rivangando antichi traumi che l’avevano allontanata dal padre.

Titolo Originale
매미소리 (mae-mi-so-ri)
Genere
Drammatico
Regia e Sceneggiatura
Lee Chung-ryoul
Interpreti
Lee Yang-hee, Joo Bo-bi, Seo Yeon-woo-I, Heo Jin, Song Yong-sik, Kwon Jae-hwan, Kim Ha-jin, Jo Kyung-hyun, Park Sin-hye, Park Won-seok, Lee Chang, Song Ga-in, Sin Kyeong-hee
Corea del Sud, 2020, 122′

Il regista di The Old Partner torna con CICADA in una Corea rurale a trattare questa volta di tradizioni e drammi familiari.
Sullo sfondo vi è l’isola di Jindo, con il suo sentiero che la collega all’isola di Modo al ritiro della marea. Lì vi resiste la tradizione del Dasiraegi, una commedia buffa che, alla stessa stregua del rito sciamanico, conforta chi ha subito un lutto. Talmente è considerata importante da fregiare del titolo di patrimonio culturale nazionale chi dimostra di esserne il massimo rappresentante.
Per ottenere tale titolo, Deok-bae sacrifica non solo la sua salute, ma la stessa famiglia. Prima induce al suicidio la moglie, e anni più tardi preferisce pagare l’operazione della sua amante/mentore piuttosto che comprare un pianoforte alla nipote. Si comporta insomma difformemente dalle cicale, che muoiono dopo l’accoppiamento per dare la luce alla propria prole. Per ironia della sorte tali insetti innescano i traumi infantili di Soo-nam, che assistette al suicidio della madre proprio al frinire delle cicale.
Ovviamente a Deok-bae basta cambiare disposizione d’animo, essere meno egoista e affrontare i propri sensi di colpa, per recuperare una figlia che aveva perso. Peccato che Cicada finisca per risolversi in un semplice dramma familiare dal lieto fine, con qualche eccesso nello sviluppo narrativo (la caduta libera di Soo-nam) e un elemento di folklore che resta tale. Ma tuttavia Lee Chung-ryoul non è Im kwon-taek e non gli si può chiedere di girare un Taebaek Mountains o un Festival.
Pubblicato il 26/03/2023 da KoreanWorld.it
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