





Oh-Gwang (Lee Chul-min) è un agente immobiliare senza scrupoli. Un giorno, esce fuori strada mentre guida su un sentiero di montagna. Si risveglia dopo 2 giorni in una casa sperduta, ospite del signor Jang (Oh Kwang-rok) e della sua famiglia, composta dalla moglie Yeon-Hee (Kim Yoon-ji), il figlio Hyun-Seok (Shin Won-ho) e la figlia So-Hee (Bae Soo-kyung). Sotto le mentite spoglie di una famiglia accogliente si celano però individui che hanno a che fare con le malefatte di Oh-Gwang.



Titolo Originale
로드킬 (ro-deu-kil)
Genere
Horror
Regia
Lee Soo-sung
Interpreti
Lee Chul-min, Oh Kwang-rok,
Kim Yoon-ji, Shin Won-ho,
Bae Soo-kyung, Kwon Ye-eun
Corea del Sud, 2018, 96′



Road Kill è un film di serie B, che comincia come un thriller e sfocia poi nell’horror. Prevedibile, anche se non fino in fondo (la vera identità della famiglia è ben celata), il film lascia trasparire la soluzione dell’enigma relativo alla dimensione ultraterrena in cui si trova ad agire il protagonista, disseminando il proscenio di indizi: dal ritornare sullo stesso punto cercando una via d’uscita, all’inquadratura che palesa la morte del protagonista dentro l’auto nascosta tra il fogliame.
Interessante d’altro canto il comportamento ambiguo della famiglia, che solo alla fine si rivelerà coerente con la causa della loro morte, imputabile alle malvagie meschinità dello spietato agente immobiliare, il quale perfino in un gran finale di ipotetica e salvifica redenzione, in cui confessa pateticamente tutte le sue colpe, sfoga tutto il suo vero carattere di ignobile profittatore sprezzante di qualsiasi altra vita che non sia la sua.
Pubblicato il 09/06/2020 da KoreanWorld.it
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