

In Whale Hunting Byeong-tae (Kim Soo-chul) è uno studente impacciato e innamorato della sua compagna d’università Mi-ran. Fermato dalla polizia in seguito a un disguido, Byeong-tae conosce il mendicante Min-woo (Ahn Sung-ki). Quest’ultimo suggerisce a Byeong-tae come corteggiare Mi-ran. Ma l’approccio del ragazzo è disastroso e, rifiutato dall’amata, Byeong-tae vaga per le vie di Seul in preda alla disperazione. Al fine di consolarlo, Min-woo l’accompagna in un bordello, dove Byeong-tae perde la verginità con la muta Choon-ja (Lee Mi-sook). Maltrattata dal suo protettore (Lee Dae-geun), Choonja vuole tornare da sua madre, sull’Isola di Udo. Facendosi aiutare da Min-woo, Byeong-tae salva Choonja, e i tre partono per l’Isola di Udo. Ma il protettore e i suoi sgherri, decisi ad acciuffarli, li inseguono senza sosta.

Titolo Originale
고래 사냥 (go-rae sa-nyang)
Genere
Road Movie
Regia
Bae Chang-ho
Sceneggiatura
Choi In-ho
Interpreti:
Kim Soo-chul, Lee Mi-sook, Ahn Sung-ki, Lee Dae-geun, Hwang Kun, Nam Po-dong, Lee Hae-ryong, Ji Gye-soon, Kim Eun-seon, Choi Jae-ho, Nam Su-jung, Park Yong-pal, Choi Sung-kwan
Corea del Sud, 1984, 112′

Successo di critica e pubblico del 1984, Whale Hunting di Bae Chang-ho è un road movie che sottintende nel suo titolo un bisogno impellente di vivere la propria vita da protagonisti.
Il regime di Chun Doo-hwan negli anni 80 imponeva il perseguimento del successo economico a tutti i costi, non lasciando spazio ad altre forme di realizzazione personale. La balena non è altro che la metafora (obbligata per evitare la censura) di questa mancanza. Per acciuffarla, Byeong-tae e Min-woo lasciano gli studi che li avvierebbero verso una strada già tracciata. Arrivano persino a denudarsi francescanamente della propria posizione sociale, in favore di una vita povera e raminga. Eppure Min-woo è felice, e l’istrionico Ahn Sung-ki non smette mai di farlo notare. Inotre Byeong-tae finisce col recuperare il sorriso e la volontà di reagire solo dopo aver incontrato Min-woo, che gli fa da maestro di un’altra vita possibile.
Non solo Min-woo fa in modo che Byeong-tae perda la verginità, ma cerca di difenderlo dai suoi schemi mentali immaturi che lo portano a ingelosirsi fraintendendo un sacrificio. E infine si fa trovare sempre pronto nel momento del bisogno, facendogli intendere che la povertà bisogna affrontarla con intraprendenza, senza subirla. Che il ruolo di Min-woo sia centrale nella sopravvivenza del trio, d’altronde, lo sa la stessa Choon-ja, che si dispera al momentaneo addio di Min-woo.
Il viaggio per Byeong-tae diventa così soprattutto un percorso di maturazione e formazione, che lo porta a comprendere quali siano le priorità essenziali nella vita, come ad esempio un amore incondizionato. Anche Choon-ja le impara a sue spese. Trapiantata a Seul in cerca di una vita migliore, viene travolta dalla corruzione di una città avvelenata dalle logiche di sfruttamento del capitalismo, che la privano della capacità di esprimersi. Non è un caso che riacquisti la voce in prossimità della sua Udo, un’isola aliena alla terraferma, in cui i rapporti umani sono ancora incontaminati.
I parallelismi tra Whale Hunting e Road to Sampo di Lee Man-hee si sprecano.
Non solo per le analogie relative al trio di protagonisti, ai loro ruoli e alle loro vicissitudini, o per le scenografie naturalistiche composte da paesaggi innevati e rurali, ma anche per il continuo agognare verso una città natale, simbolo della riappropriazione di una dimensione umana e familiare.
Altri film di Bae Chang-ho presenti su KoreanWorld:
Hwang Jin-yi
My Heart
Last Witness
People of Ko-bang Neighborhood
Road
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Pubblicato il 02/10/2021 da KoreanWorld.it
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